Il vaso della felicità


Vaso della Felicità
 
A lanciare sui social l’idea di un vaso pieno di felicità è stata la scrittrice americana Elisabeth Gilbert, l’autrice di “Mangia, prega, ama” che ha postato sul suo profilo Facebook un post in cui mostra un grande vaso pieno di bigliettini…
Ma cosa sono quei bigliettini? E cos’è il “Vaso della felicità“?
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Lei lo spiega nel suo post:
 
“Circa un anno fa, quando ho lanciato la mia pagina Facebook, ho postato una foto del mio Vaso della Felicità.
Il Vaso della Felicità è un progetto che ho iniziato nella mia vita molti anni fa ed è rimasta una pratica che ho cercato di mantenere con regolarità da allora.
Nella sua essenza, il Vaso della Felicità è un’idea semplicissima e quasi assurda: ogni singolo giorno, a fine giornata, prendo un pezzo di carta (l’angolo di una bolletta telefonica o il pezzo di una vecchia lista della spesa) e ci scrivo il momento più felice di quel giorno. E ci metto la data. E poi piego la nota e la inserisco nel vaso. E questo è tutto quello che faccio.
Ci vogliono circa 35 secondi per farlo, ma quello che mi porta questo esercizio è enorme – non solo il piacere di trovare un buon momento ogni giorno (anche i giorni orribili hanno un momento meno brutto degli altri), ma dà molti benefici ricordare quel momento per sempre.
Col passare degli anni, ogni volta che vivo un periodo difficile, pesco nel barattolo e tiro fuori un foglietto di carta a caso, e rivivo la gioia di quell’istante – tutte quelle istantanee gemme di vita, che avrei dimenticato se non le avessi annotate, mi portano infinito conforto.
Mi sorprendo sempre di come, di solito, il mio momento più felice della giornata sia anche quello più semplice. Quasi mai è un momento di successo esplosivo o un eccesso delirante. Nonostante tutti i miei sforzi e le mie ambizioni e tutta la mia ricerca di esperienze straordinarie, è importante riconoscere che i miei momenti più felici sono generalmente molto comuni e silenziosi e a volte anche insignificanti.
In realtà, il mio momento più felice ogni giorno, di solito, è solo un colpo d’occhio a qualcosa di dolce e piccolo, il fluire  inaspettato di un’emozione, un po’ di sole sul mio viso, un piacevole incontro sul marciapiede, un fresco bicchiere d’acqua proprio al momento giusto, la mia gioia felina dopo un pisolino, la vista fugace appena con la coda dell’occhio di un uccello, il riconoscimento di qualche piccola e bellissima cosa.
Quali sono le regole, vi chiederete?
Ragazzi – non ci sono regole! Non ne ho idea! Ho appena creato questa cosa, che funziona per me! 
E’ la tua felicità; puoi farci assolutamente tutto ciò che ti piace!
Metti quello che vuoi là dentro – tutto ciò che ti porta pace e gioia. E quando il tuo vaso si riempie (come mi auguro accada), non ti resta che farne un altro. Leggi i foglietti, se ti va; oppure lasciali tranquillamente piegati, se lo preferisci. E lo puoi fare con una scatola di tessuto vecchio, se vuoi!
Il vaso non è la parte magica; il vaso è  il vaso.
Cosa c’è dentro è semplicemente – molto semplicemente – la parte migliore della tua vita sulla terra.
Quindi questo è il progetto del Vaso della Felicità , cari amici.
Vi mando benedizioni dal mio vaso al tuo, e tutto il mio amore …
Liz”
 
E allora prendiamo il primo vaso che troviamo, che sia di vetro, di plastica, di ceramica o di legno poco importa, quello che realmente importa è la felicità che ci mettiamo dentro, il momento bello che durante la giornata ci ha fatto stare meglio.
In fondo è una cosa che facciamo quasi in automatico ogni sera quando ci mettiamo a letto, prima di chiudere gli occhi facciamo il punto della situazione della giornata, solitamente affiorano i problemi è vero, ma se facessimo uno sforzo in più e provassimo a ripercorrere la giornata e trovare quello che ci ha strappato un sorriso, ci ha fatto stare meglio, ci ha regalato un po’ di gioia, allora ci basterà scriverlo su un bigliettino e infilarlo nel vaso
… e se non troviamo niente di bello in una giornata? Se siamo abbattuti e tristi? Allora invece di scrivere un bigliettino possiamo tirarne fuori uno e leggerlo, e se non basta anche due o tre… ed ecco che come per magia potremmo scoprire di sentirci subito meglio.