Accade sempre più spesso. Due persone si incontrano, s’innamorano e mettono al mondo dei figli. Poi accade qualcosa che mette in crisi il loro rapporto. La crisi non si risana ma a separarsi non se ne parla perché ci sono di mezzo i bambini. E la vita continua tra incomprensioni, bugie, sofferenze…
Una prigione che, forse, non ha motivo di esistere.
E’ giusto rimanere insieme solo ed esclusivamente
per via dei figli? Verrebbe da rispondere di sì perché un bambino
ha bisogno di una mamma e di un papà vicino, ha bisogno di punti di
riferimento ben precisi. Sacrificarsi per i figli viene spontaneo e
il solo pensiero di ferirli con qualche nostra azione ci fa
tremendamente male.
Sbaglia di sicuro chi, in una situazione simile, non
cerca di comprendere la crisi e si lascia vivere da essa, chi
attribuisce tutte le colpe all’altro e non vuole rileggere e capire
cosa è accaduto, chi non ha intenzione di mettersi in gioco. La
relazione è una questione di coppia e se qualcosa in questa
relazione va storto entrambi i componenti sono i
responsabili: il tradimento, la violenza, l’incomprensione,
la noia… avvengono perché vi sono le condizioni per poterle
attuare. Non vi sono vittime o carnefici, solo parti attive di una
relazione che sta andando in quella direzione e non in un’altra.
Comprendere questo è già un primo passo verso una
maggiore serenità.
E’ di fondamentale importanza, poi, attuare
strategie per conoscere davvero noi stessi e chi abbiamo
vicino. La crisi arrivata è messaggera di verità nascoste
che ormai è ora di conoscere. Ognuno può scegliere i metodi più
adatti per intraprendere questo cammino: terapia di coppia, più
tempo da trascorrere insieme, più verità dette… può accadere
però in alcuni casi che una separazione sia l’unica
via percorribile.
Spesso, proprio perché si protrae troppo una
situazione invivibile, si arriva e talvolta si supera il limite della
sopportazione: a questo punto non ci sono le basi per alcun percorso
costruttivo individuale e di coppia, è necessario allontanarsi
fisicamente per poter conquistare queste basi.
Decidere di non vivere più insieme non è
un fallimento ma un modo giusto per poter allontanarci,
temporaneamente o meno, da una situazione insopportabile:
l’allontanamento fisico spezza i meccanismi di una relazione
problematica, ci aiuta a canalizzare le energie non più nel recitare
la solita parte all’interno della relazione (parte che ci consuma
fisicamente e mentalmente) ma nella comprensione di noi stessi e
dell’altro.
Per mettere a fuoco un’immagine è necessario
allontanarsi da essa, altrimenti ne risultiamo come fusi, ne perdiamo
i confini, non riusciamo a vederla bene, a capire se ci suscita
emozioni negative o positive. Per poter essere ben svegli dobbiamo
aver dormito un tot di ore allontanandoci da noi stessi, per poter
amare la presenza di qualcuno dobbiamo sentirne la mancanza…
Decidere di separarsi è una decisione davvero
difficile. Ci si sente di aver fallito, di aver investito in un
progetto che ora sta andando in fumo. Il vero fallimento però non è
questo ma il continuare a vivere la relazione per non sentirsi dei
falliti.
Se vi siete giocati tutti voi stessi, se avete
provato varie strategie per conoscere l’altro… insomma se le
avete provate davvero tutte ma non ne venite fuori, separatevi
serenamente...
Come qualsiasi altro cambiamento della vita ciò
porterà a sofferenza, fatica, sconvolgimento. Ma i cambiamenti
portano arricchimento ed è l’immobilità che invece rende sterili,
rabbiosi, infelici.
A volte bastano pochi mesi di separazione per
comprendere quanto ancora siete legati al vostro compagno o alla
vostra compagna e di conseguenza vi rimetterete in cammino insieme in
modo diverso ma di sicuro in modo più costruttivo, altre volte la
separazione vi farà stare bene come non mai perché vi sentirete
liberati e questa vostra serenità vi aiuterà a mettere la parola
fine alla relazione con il vostro partner.
Se fino a questo punto il ragionamento può filare
liscio ciò che mette in difficoltà ad agire verso la separazione è
la questione dei figli.
Molte persone decidono di non separarsi per il
benessere dei propri bambini. Ma i bambini avranno sempre una mamma
ed un papà anche se separati: ciò che cambia è la relazione di
coppia non quella genitoriale! E la relazione di coppia non ha nulla
a che vedere con i propri figli. Se state pensando che anche la
relazione di coppia è importante per i bambini perché devono avere
un esempio di relazione tra due persone per poterla ricercare da
grandi, chiedetevi se siete davvero la relazione di coppia che volete
augurare loro di vivere da grandi.
Certo il bambino andrà incontro ad un grande
cambiamento ma la vita è cambiamento! E se gestito
nel migliore dei modi, come qualsiasi altro cambiamento, ogni
componente della famiglia ne uscirà sereno.
Due persone che si allontano in tempo (prima di
arrivare alla guerra che scaturisce per forza in seguito ad una
convivenza forzata), lo fanno in modo pacifico, condividendo ancora
l’educazione dei figli, mantenendo una linea educativa simile che
garantisce al bambino sicurezza e serenità.
Se vivete la separazione come una guerra allora sì
che il bambino ne soffrirà ma soffrirà anche durante i vostri
litigi, i vostri sotterfugi, le vostre bugie da non separati… il
problema non è la separazione in sé ma come viene vissuta!