Comunicare nella coppia

Mio marito/mia moglie non mi capisce!
Mio marito non mi ascolta/non mi ascolta!
Le donne! Chi le capisce è bravo!
Gli uomini sono tutti egoisti!
Quante volte l’abbiamo pensato?


La Comunicazione è un aspetto importante della nostra vita e in particolare della vita di coppia.
Nella coppia, così come in tutte le nostre relazioni, tutto è comunicazione.
Non sempre è facile trasmette al nostro partner un messaggio al momento e nel modo più efficace.

Nella coppia, molto spesso non si dice ciò che realmente si pensa o si prova per non offendere l’altro o per non apparire deboli, ma il messaggio “passa” attraverso la comunicazione non verbale (atteggiamenti, tono della voce, postura..etc..) o ancor peggio ci troviamo a comunicare i nostri sentimenti troppo tardi, quando siamo esasperati e ciò può creare problemi e incomprensioni, perché ci esprimiamo in termini sbagliati che possono cambiare radicalmente di significato, e così via.
Queste «comunicazioni sbagliate» sono spesso dovute a:
mancanza di empatia: non tener conto di ciò che prova chi ci sta di  fronte può essere rischioso e controproducente.
valutazioni errate: spesso scegliamo di parlare con il nostro partner quando è stanco/a, arrabbiato (momento sbagliato) oppure parliamo d’impulso, senza ponderare le parole (parole sbagliate).
Trarre conclusioni affrettate: non ascoltare e iniziare subito a controbattere, credendo di aver già compreso ogni cosa.

Esistono, inoltre, dei modi di comunicare specifici, che sono recepiti come provocatori e offensivi e che causano nel partner/interlocutore una forte resistenza:
Giudicare: chiunque si senta giudicato, (moraleggiare, fare la predica, fare l’interrogatorio) tenderà a aumentare le difese (aggressività o evitamento).
Prevaricare: lo avvertiamo tutte le volte che abbiamo la sensazione che qualcuno stia tentando dominarci e di limitare la nostra libertà d’espressione.
Manipolare: lo percepiamo quando ci accorgiamo che il parnter/interlocutore sta cercando di  raggiungere uno scopo non chiaro (ambiguità) attraverso strategie e non comunicando in modo schietto e diretto.
Sentirsi Superiori: partire dal presupposto d’essere migliore degli altri significa interrompere qualsiasi canale di comunicazione alla pari.

Gli Stili Comunicativi
Lo stile con cui comunichiamo influenza le nostre relazioni (nel lavoro, nella vita privata); per questo può essere utile migliorare il proprio stile comunicativo, attraverso un percorso psicologico breve (training di comunicazione).
 
TRE STILI COMUNICATIVI
 
Passivo:
• Manipolazione: “lo sto dicendo solo per te…”
• Evitamento del confronto diretto: “di a tuo padre/tua madre che…..”
• Tendenza ad accusare l’Altro: “E’ solo colpa tua”!
• Rancore: “tu due anni fa mi hai detto questo e poi quello….e oi quell’altro…
• Vittimismo: “io faccio tutto per lui/lei/loro e lui/lei/loro non si accorgono nemmeno che esisto”!
• Elevate aspettative verso gli Altri: “lo deve capire non sono io che devo dirglielo”!
 
Aggressivo:
• Punitivo: “o fai così o perderai la mia stima”!
• Ricerca il confronto diretto/scontro
• Dominante: “io so cosa è giusto per te”.

Sicuro
• Equilibrato: espone i fatti in modo disteso e calmo, prendendosi i tempi giusti e scegliendo il momento più opportuno.
• Onesto: condivide le sue emozioni con il partner in modo onesto, senza vergognarsi di cosa prova o desidera e senza mistificare la realtà al fine di apparire più forte/dominante o più indifeso/passivo (manipolazione).
• Cooperativo: è disponibile alla mediazione, al compromesso.
• Affronta le difficoltà.
• Sa dire di No.
• Preciso: non è mai vago, ambiguo, non confonde le idee all’altro;
• Umile: Accetta le critiche.