CRISI DI COPPIA

 
In gran parte perché le aspettative dei partner sono diverse e illusorie o irrealistiche.
Quando si arriva a rendersene conto, nella fase della disillusione, non si riesce a superarle positivamente e si va in crisi in maniera più o meno manifesta. A volte il motivo del  fallimento è da ricercarsi nella scelta di un partner non adatto, effettuata ad esempio unicamente sulla base  dell’attrazione fisica. In questo caso, trascorso il primo periodo caratterizzato dalla passione, ci si ritrova a non riconoscere più il partner o ad accusarlo di essere cambiato.
A questo si aggiungono poi le difficoltà nella comunicazione e nella gestione del conflitto che anche in coppie ben assortite possono creare notevoli difficoltà. Esistono poi le così dette coppie in stallo che sono quelle nelle quali il conflitto e la crisi non sono esplosi in maniera evidente, ma i partner stanno insieme pur non essendo felici e soddisfatti. Spesso per molti anni. Chi ne fa le spese in maniera maggiore sono i figli in quanto sono in grado di percepire la falsità del legame che tiene insieme i genitori.
 
Cosa cerchiamo nella relazione di coppia?
Per rispondere a questa domanda ci rifacciamo alla teoria dell’attaccamento di Bowlby, il quale ci dimostra come nelle prime relazioni affettive della nostra infanzia impariamo ad entrare in relazione con le altre persone, a chiedere a dare cure, amore e protezione. Tutto questo concorre da adulto alla creazione delle aspettative riguardo come dovrebbero essere le relazioni di coppia, quali bisogni debbano soddisfare e quali caratteristiche in tal senso debba avere il partner ricercato.
In generale tutti ricercano nel partner una figura capace di accogliere la propria sofferenza ed alleviarla quando necessario, di condividere le esperienze di vita, positive e negative, una persona degna di fiducia e che ci faccia sentire al sicuro e protetti.
Le modalità con le quali ricerchiamo tutto questo nell’altro e le modalità con le quali a nostra volta forniamo cura al partner dipendono dalla qualità delle esperienze di attaccamento avute durante l’infanzia. Se tali esperienze sono state positive avremo maggiore probabilità di sperimentare relazioni di coppia soddisfacenti o di attivare strategie utili a gestire gli eventuali problemi o difficoltà. Al contrario qualora la nostra esperienza infantile non sia stata altrettanto positiva potremmo sperimentare varie difficoltà relazionali all’interno della coppia.
 
Partner soddisfatti
Ecco alcuni fattori predittivi di relazioni soddisfacenti e positive per entrambi i partner (sono poi di fatto alcuni dei temi sui quali si lavora in terapia per superare le difficoltà che affliggono la coppia):.
1)      I partner si percepiscono innanzi tutto come amici con i quali ci si può confidare e si può essere sinceri. Si accettano per quello che sono, con i loro pregi e i loro difetti.
2)      Cercano di concentrarsi e valorizzare i pregi dell’altro piuttosto che concentrarsi sulle loro mancanze o difetti.
3)      Si rispettano e mantengono lo stesso livello di potere.
4)      Hanno una visione comune della vita e degli obiettivi futuri della loro vita insieme.
5)      Sanno affrontare e gestire il conflitto anziché eluderlo.
6)      Cercano di fare cose positive insieme, di condividere esperienze comuni che li rendano felici.
7)      Mantengono spazi di autonomia, coltivando dei propri interessi.
8)      I partner investono tempo, energia e risorse nel mantenimento della propria relazione di coppia.
 
Cosa fa una coppia “sana”?
Una delle prime differenze rispetto alla coppia in crisi è quella di riuscire ad affrontare e superare la disillusione che segue normalmente la fase di illusione iniziale. Le promesse iniziali inevitabilmente non saranno tutte mantenute.
Una coppia sana è inoltre capace di rinegoziare nuovi obiettivi e stabilire nuove aspettative con il tempo, in quanto le persone cambiano e di conseguenza la coppia stessa.
 
Cosa si può fare per evitare la scelta del partner sbagliato?
Spesso affrontiamo la scelta del partner e della vita di coppia in maniera poco consapevole. A volte abbiamo sperimentato in passato relazioni conflittuali e insoddisfacenti ma non riusciamo a capire da cosa dipendano e come affrontarle.
Avere una conoscenza adeguata di sé e dii sé insieme all’altro può consentirci di effettuare scelte più consapevoli e più adeguate per noi. Per questo potrebbe essere sufficiente una consulenza psicologica di coppia che metta in luce le  dinamiche relazionali che tengono unita la coppia ma che potrebbero nel tempo essere disfunzionali. 
Questo consentirebbe ai partner di conoscere meglio le proprie caratteristiche personali e quelle che sottendono il legame di coppia. In tal modo si potrebbe evitare di mantenere per anni relazioni insoddisfacenti, come anche prepararsi alla gestione di quelle normali tappe e cambiamenti che possono potenzialmente mettere a rischio il benessere della coppia.
 
Cosa si può fare per uscire dalla crisi?
Se la scelta del partner è stata compiuta ma ci si ritrova in crisi è bene rivolgersi ad uno specialista psicologo al più presto, prima che le incomprensioni e la conflittualità peggiorino la qualità dei rapporti e, se presenti, la relazione con i figli. In tal modo si avrà la possibilità di esplorare le cause del conflitto e di trovare la soluzione migliore per tutti per affrontarlo e gestirlo.